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14 gennaio 2011

Mille e una notte.

Il Castello di Sammezzano (Reggello - FI), splendido ma soprattutto unico esempio di architettura moresca presente in Italia, sta andando in malora per l'incuria e il totale abbandono in cui versa da decenni. 
È uno dei tanti, preziosissimi gioielli del patrimonio architettonico italiano che, nella migliore tradizione della nostra piccola e provinciale Italietta, viene lasciato andare a peripatetiche; mi si perdoni il francesismo (o meglio il grecismo...) ma davanti allo scempio di un monumento così straordinario e all'insipienza di chi dovrebbe non solo prendersene cura ma valorizzarlo e renderlo fruibile al pubblico, non riesco a non indignarmi e non posso fare a meno di usare espressioni veementi.

Il nucleo originario fu edificato in epoca medioevale, ma la riprogettazione che ha fatto del Castello di Sammezzano un esempio di architettura moresca che in Italia non ha eguali risale agli anni fra il 1843 e il 1889 a opera di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, il proprietario del castello.
Questo eclettico nobiluomo con la passione per l'orientalismo e per l'architettura trasformò il castello in una piccola Alhambra in terra di Toscana. Alcuni ambienti del castello sono assai simili a quelli della famosissima cittadella araba costruita sulle colline di Granada: vi si trovano arabeschi e geometrie policrome, cupole di stalattiti, volte a ventaglio, stucchi bianchi, ceramiche, sale con file di colonne, logge nascoste da gelosie e perfino una porta al di sopra della quale incombe la scritta "Non plus ultra" a segnare il limite fra la parte pubblica del serraglio e l'harem.

Il castello non è l'unico tesoro di Sammezzano; c'è anche un vastissimo parco, uno dei più grandi della Toscana, che accoglie alcune essenze molto rare; le più interessanti sono una cinquantina di sequoie adulte alte più di 35 metri.

Fa davvero tristezza sapere che un monumento di siffatta e rara bellezza sta andando in rovina per scelta deliberata della proprietà e per la colpevole ignavia delle autorità preposte alla conservazione del partimonio artistico e architettonico; per cercare di limitare i danni, alla fine degli anni '90 è stato sistemato alla bell'e meglio il tetto e cinque anni fa tutte le porte di accesso al castello sono state murate. Ora è derelitto.
Sembra che Vittorio Sgarbi abbia preso a cuore la sorte del Castello di Sammezzano; io spero che riesca a fare qualcosa prima che sia troppo tardi: gl'interni sono ancora in buone condizioni, sarebbe criminale permettere il perimento di un simile tesoro.

Questo è il link a una pagina con una descrizione e 50 immagini, mentre questo è il link a un ampio album fotografico nella pagina Facebook del Castello di Sammezzano.
Le foto qui sotto sono tratte dal web e il copyright appartiene al loro autore.







5 commenti:

Anonimo ha detto...

vi volevo avvisare che il Castello di Sammezzano sarà aperto e visitabile il 20 maggio 2012.
grazie alle escursioni organizzate dal comune di Reggello: qui trovate il programma.

http://www.reggellonatura.it/public/upload/adm/downloads/Programmi_Attivita_ANPIL/Naturalmente%20Reggello%202012.pdf

Prylar. ha detto...

Grazie per l'informazione, è davvero una bellissima notizia e non mi lascierò sfuggire l'occasione quasi unica per visitare questo gioiello.

Danilo ha detto...

Se fosse all'estero , sarebbe sulle guide internazionali ; ma essendo in Italia , lo ho visto per caso , trovato in mezzo a un bosco ... sigillato e nascosto.

Unknown ha detto...

Mi sento una misera nullità perchè non conosco questo gioiello,valore artistico equiarabile all' Halambra!!! appena posso vado!!!! Grazie complimenti per il blog!!!! Argomenti interessantissimi!!!

Prylar. ha detto...

Grazie per i complimenti...
Bè, in Italia abbiamo un patrimonio artistico-architettonico di una mole talmente grande che è impossibile per chiunque conoscere tutto.
Lo scorso anno mi fu impossibile visitare Sammezzano durante l'apertura del 20 maggio, dunque spero anch'io di avere un'altra possibilità.

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