Quando si ha un discreto spirito di osservazione, la mente aperta e la capacità di trasporre in àmbiti diversi ciò che si vede, può capitare che da una semplice foto pubblicata in una rivista il genio di turno sia capace di "estrarre" una musica.
Sembra incredibile, eppure capita.
Jarbas Agnelli è un musicista brasiliano ma il suo cognome tradisce origini italiane (e che origini... anche se probabilmente si tratta solo di omonimia). Tempo addietro Agnelli vide su una rivista la foto di un paesaggio - sembra una delle tante favelas che ci sono in Brasile - con una linea elettrica in primo piano e diversi uccelli appollaiati sui fili.
Quei cinque fili e gli uccelli che vi disegnavano sopra tante macchie nere devono essere apparsi famigliari al musicista: un pentagramma i fili elettrici e note gli uccelli. Agnelli ebbe la curiosità di sentire che musica potessero aver inconsapevolmente composto quei volatili posandosi sui fili in maniera del tutto casuale e la melodia che ne scaturì, pur non essendo nulla di straordinario, è tuttavia affascinante per il modo in cui è stata generata. Gli uccelli non fanno musica solo con i loro cinguettii ma anche semplicemente stando su una linea elettrica.
Ci sono esempi noti di musiche composte in modo casuale; pare che Mozart stesso abbia "creato" brani musicali scrivendo su foglietti di carta brevissime sequenze armoniche e melodiche di una battuta e poi, estraendo casualmente i bigliettini da un sacchetto, li abbia messi in fila e abbia trascritto le battute ottenendo così delle composizioni.
Ricordo che una trentina di anni fa, quando muovevo i miei primi passi nel mondo dei computer utilizzando il mitico Commodore 64, avevo un programma che faceva giusto qualcosa di simile: il software consisteva in un discreto numero di sequenze melodico-armoniche prefissate che venivano scelte e accostate, come in un mosaico musicale, a partire da un numero casuale di 8 cifre (o multipli di 8, perchè il programma generava brani in 4/4) che si digitava. Il risultato era una musica di genere barocco, una partitura piuttosto gradevole riprodotta imitando il suono del clavicembalo.
Di recente qualcuno ha visto della musica nascosta perfino sulla tavola della famosissima "Ultima Cena" affrescata da Leonardo nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano: pare che la disposizione dei pani sul tavolo possa essere letta come uno spartito... ma dopo il successo del famoso libro di Dan Brown "Il Codice Da Vinci" ormai in quell'affresco la gente ci vede di tutto, quasi fosse una delle tavole del test proiettivo di Rorschach.
Tornando a Jarbas Agnelli, dal suo canale Vimeo (link) ecco il video "Birds On The Wires"; suggerisco di guardarlo a schermo intero.
Birds on the Wires from Jarbas Agnelli on Vimeo.
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