Con tutto il rispetto per Julia Roberts, la cui bellezza è fuori discussione e che nella pubblicità del caffè si dimostra ironica, la Venere di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi - meglio conosciuto come Sandro Botticelli - è tutt'altra cosa.
Andai a Firenze per vedere questo capolavoro quando fu rimesso in mostra agli Uffizi subito dopo il restauro del 1987 e ricordo ancora l'emozione che provai quando giunsi al suo cospetto: la sala in cui era collocato era semibuia e il quadro, illuminato da una luce morbida e non troppo intensa, sembrava fluttuare nel nulla... o sorgere da un mare di buio.
Ricordo che mi colpì il collo di Venere, innaturalmente lungo tanto da assomigliare a quelli delle donne di Modigliani, ma a un dipinto di questa forza si perdona senz'altro una piccola licenza artistica... e rimane un capolavoro unico anche se potremmo discutere sull'idiosincrasia di Botticelli verso il Canone di Policleto.
Ricordo che mi colpì il collo di Venere, innaturalmente lungo tanto da assomigliare a quelli delle donne di Modigliani, ma a un dipinto di questa forza si perdona senz'altro una piccola licenza artistica... e rimane un capolavoro unico anche se potremmo discutere sull'idiosincrasia di Botticelli verso il Canone di Policleto.
"La Nascita di Venere" - Immagine ad alta risoluzione.
"La Nascita di Venere" su Wikipedia - Spiegazione del dipinto.
"La Nascita di Venere" su Wikipedia - Spiegazione del dipinto.
Filmato ad alta risoluzione, consiglio la visione a schermo intero.
0 commenti:
Posta un commento
I commenti saranno subito visibili, ma mi riservo il diritto di cancellare quelli che giudicherò irrispettosi, offensivi per chicchessia e quelli scritti con un linguaggio sboccato.
Grazie per aver visitato questo blog.
Prylar.